Emozioni
Le rose galleggiavano cullate dalle piccole onde del Gange in linea perfetta vicino alla lunghissima mala di fiori e foglie che dalla riva arrivava fino al centro del fiume.
Non c’era vento, i raggi del sole luccicavano sull’acqua e sulla barca il silenzio ci accompagnava.
In barca sul fiume
Tantissimi bambini e i vecchi compagni di scuola di Nanda lasciavano scivolare sull’acqua petali di fiori colorati e i ricordi di momenti vissuti con lei.
Finito il puja e cantando tutti insieme gioiosamente Nanda Devi ki jei e Ganga Ma ki jei siamo tornati a riva.
Salendo verso l’ashram i bambini piccoli sparivano alla vista in mezzo alle alte pianticelle di senape stracolme di semi, anche quest’anno il nostro raccolto sarà abbondante e l’olio ottimo.
Anil Baba controlla i compiti delle ragazze
La giornata era iniziata molto presto e tutti erano indaffarati, dalla cucina arrivava l’odore delle spezie misto a quello delle cipolle già tagliate, le verdure pronte per essere cucinate formavano delle piccole montagne colorate e i fuochi erano già accesi.
Il menù della giornata è stato molto apprezzato: biriani, raita, kir, e torta alla vaniglia per tutti!
Oggi è una giornata di festa e Nanda la vogliamo ricordare con gioia, i bambini come sempre si sono molto impegnati e hanno preparato un ottimo programma musicale.
Ballare gioiosamente
Alcune bambine del corso di tabla hanno suonato accompagnate dai maestri, il gruppo di canto e harmonium ha presentato nuove canzoni molto applaudite e la danza ha unito in bellissime performance i bambini di tutte le classi.
Tabliste in erba nel giardino
Alla festa scolastica hanno partecipato moltissimi genitori e tanti amici, tra cui i nostri dottori, tutti contenti di vedere i progressi dei bambini, il loro costante impegno e la felicità di poter frequentare la nostra scuola.
In classe felici
I bambini sono sempre occupati in molte attività ma non manca il tempo per il gioco e una canzone in italiano o un bel giro girotondo può impegnare anche molto tempo!
Giro, girotondo…
La settimana dello sport si è conclusa con le premiazioni dei vincitori nelle diverse discipline, tutti hanno partecipato contenti di condividere passione per lo sport e il gioco.
Verso l’arrivo… saltando
All’ospedale come sempre arrivano tantissimi pazienti con tante patologie diverse e i nostri medici portano il loro aiuto e la loro professionalità senza risparmiarsi.
Moltissimi sono stati gli interventi agli occhi, distribuzione gratuita di occhiali e tanti camp medici nelle zone rurali, e non solo.
Campo medico in Bihar
Su richiesta del direttore del carcere centrale di Benares, dove i detenuti scontano la pena definitiva, per molti l’ergastolo, abbiamo fatto un camp medico al suo interno.
Nel carcere di Varanasi
E’ stata un’esperienza piena di emozioni, molto toccante e profonda.
Davanti a me vedevo solo esseri umani indifesi, dignitosi, sofferenti nel loro essere e bisognosi di attenzioni e cure.
I medici visitano i reclusi
Abbiamo portato una macchina speciale per la visita agli occhi, donato occhiali, medicinali e prescritto interventi che saranno fatti presto; l’agopuntura con la magnetoterapia e l’apparecchiatura per gli occhi sono state una novità all’interno del carcere dove nessuno mai si reca per portare aiuto e speranza a chi vive per lunghi anni in uno stato di totale precarietà.
Controllo vista per tutti
Tanti anziani, alcuni ultra ottantenni, rinchiusi e dimenticati a volte per reati non commessi!
Abbiamo distribuito libri, colori, dolci e caramelle che venivano mangiati immediatamente, non posso dimenticare tutte le mani allungate verso di me che chiedevano rispettosamente di poter avere qualcosa!
Gururatna distribuisce dolci
Sono stati molto contenti della nostra visita e del pomeriggio che abbiamo passato insieme, molti di loro sono dimenticati persino dalle famiglie.
Agopuntura e magnetoterapia
Vorrei dire molto di più ma le emozioni che ho provato e tuttora provo sono così forti, indelebili e mi commuovo… la loro sofferenza la sento forte.
Gururatna
Il campo medico all’interno del carcere
Il direttore del carcere di Varanasi, S. K. Pandey