Scene da un matrimonio indiano

 

Il giorno 10 giugno si è sposata la figlia di Tewariji, Pryanka. Chi tra i soci e gli amici ha visitato l’ashram conosce sicuramente Murari Tewariji. Egli è all’ashram praticamente dalle origini, da quando vivevamo nelle capanne mentre procedeva la costruzione. Dall’acquisto del primo terreno all’inaugurazione del centro è trascorso circa un anno e mezzo vissuto in ripari di fortuna costituiti da muri di mattoni e fango con tetto di bambù e frasche. L’appezzamento di terra era piccolo ma sufficente per iniziare.

Quando arrivò all’ashram Tewariji era completamente diverso da ora. Ha lavorato molto duramente dal primo giorno, senza mai risparmiarsi. E’ stato al nostro fianco durante tutte le infinite vicissitudini affrontate, senza mai cedere o lasciare. La figlia, maggiore di quattro, era una bambina quando veniva all’ashram le prime volte. Rivedendo  ora qualche vecchia foto stento a riconoscerla da quanto è cambiata.

I matrimoni in India vengono tradizionalmente combinati dai genitori e capita che i futuri sposi arrivino al giorno dello sposalizio senza essersi mai visti o incontrati. I matrimoni d’amore non sono bene accetti e generalmente contrastati dai familiari. Per poter sposare una figlia il padre deve acquistare lo sposo. E’ il tanto discusso sistema della dote che molte disastrose conseguenze porta alle famiglie più disagiate o con numerose figlie. Il prezzo dello sposo è adeguato al suo ceto sociale ed economico: dalle poche decine di euro delle famiglie povere a cifre iperboliche per le famiglie più importanti e influenti.

Questo gravoso sistema a volte ha portato a degenerazioni quali l’infanticidio di femmine e l’aborto selettivo. Il nostro centro ecografico non fornisce ai genitori indicazioni sul sesso del futuro bambino per evitare il ricorso a tali pratiche. Shri Aghoreshwar, per cercare di alleviare questo sistema, aveva istituito il matrimonio di Sarveshwari il cui costo simbolico era di una rupia (1 € = ca 60 rupie). Diverse famiglie aderirono all’invito di Shri Aghoreshwar e celebrarono il matrimonio all’ashram di Paraw con questa formula.

I parenti stretti, in particolar modo le donne, iniziano ad arrivare all’ashram il giorno prima per i preparativi. La tettoia del centro di naturopatia viene occupata da loro e servirà per la preparazione della sposa che dovrà sottoporsi ad una giornata snervante, scandita dal ritmo impartito dalla tradizione.
Gli uomini invece si adoperano nell’allestimento degli stand per il ricevimento, nell’organizzazione degli eventi serali e nell’intattenimento degli ospiti.

La giornata raggiunge il suo culmine nel tempio con la cerimonia di consacrazione e l’offerta al fuoco effettuata dalla copia in serata. Poi i giovani vengono dichiarati marito e moglie. La moglie, dopo aver passato poche ore col marito, il mattino seguente ritorna a casa con la sua famiglia ed andrà a vivere definitivamente con la nuova famiglia solo dopo diversi mesi.

Tutto si è svolto per il meglio, ho avuto modo di parlare col ragazzo poco prima della cerimonia conclusiva. E’ ancora uno studente ma ha principi solidi ed è di buon carattere. Pryanka dovrebbe trovarsi bene, il villaggio dove andrà a vivere in futuro è a una decina di chilometri da Varanasi.

Un saluto a tutti gli amici