Percorso

 

Il Matrimonio di Anita

 

…vi dichiaro marito e moglie

 

Il mio rientro a Varanasi ha coinciso con la luna piena di Kartika, quindici giorni dopo il Diwali. Arrivando in città dall’aeroporto, la consueta frenesia del traffico pareva aumentata dalla concitazione per la sera culminante nel DevDipavali.

 

DevDipavali 2010, scalinate (ghat) della città viste dal Siddhapith


In questa notte la tradizione vuole che gli Dei scendano a Varanasi per bagnarsi nel sacro Gange e sono accolti con lampade, offerte, recitazioni di Mantra e uno scenografico Aarti sulle scalinate (ghat) illuminate a giorno, dove sono impegnate centinaia di persone in uno spettacolo religioso di grande effetto.

 

Kartika Moon (luna piena del mese di Kartika)


Il modo migliore per assistere alla cerimonia è raggiungere il centro dei ghat in barca e godersi la rappresentazione cullati dal fiume. Fuochi d’artificio brillano nel cielo fino a tarda notte. Varanasi si riempie di fedeli, turisti e curiosi, e muoversi con i mezzi tra le vie principali è praticamente impossibile.

 

Anita, a destra in giallo, si prepara per la grande occasione


Il clima è ancora mite ma il freddo inizia a presentarsi timidamente dopo il calar del sole. E’ il periodo dei matrimoni e percorrendo di sera le vie principali o le arterie circostanti, è un unico corteo matrimoniale che entra in un cortile, che esce da un giardino o che passa per un androne. Le famiglie solitamente affittano spazi di varia grandezza che sono addobbati con luci al neon e festoni multicolori, risuonanti di musiche a volume assordante e con grande movimento nelle vicinanze. Riconoscibili immediatamente dai passanti, vogliono esprimere nella fastosità le possibilità economiche delle famiglie. In alcuni giorni considerati astrologicamente fausti, le autorità invitano a non entrare in città in auto.

 

Lo scambio di ghirlande di fiori tra gli sposi


Le vie sono percorse da cortei delle famiglie dello sposo che si recano a casa della sposa. Lo sposo può cavalcare un destriero, un elefante, arrivare seduto su di un carro dorato o semplicemente su di un’auto. Anche il corteo vuole mostrare lo status della famiglia e allora una lunga fila di ragazzi, con alti neon e lampadari sulla testa, e al seguito un generatore per alimentarli, precede il corteo allietato da un’approssimativa banda musicale.

 

Si imboccano a vicenda una foglia di betel


In tono più semplice e riservato si è sposata invece una delle ragazze più grandi, una delle prime che hanno iniziato l’educazione elementare nella nostra scuola, Anita. Avrà circa diciotto, diciannove anni, età nella norma per il matrimonio tra queste famiglie più povere.

 

Il marito conduce la sposa…


La famiglia del marito è stata molto comprensiva e non ha preteso alcuna dote. Encomiabile. In un’epoca di confronto globale come quella in cui viviamo, l’episodio è forse un segnale di cambiamento tra giovani per quest’usanza spesso criticata della società indiana. Il matrimonio di Anita ha avuto luogo nel tempio del nostro centro.

 

…ma poi viene a sua volta condotto dalla moglie


L’ashram ha adottato un cucciolo di mangusta, la nostra nuova mascotte; era stato visto vagare sulla riva del fiume attaccato da un gruppo di corvi.

 

Anil Baba e il cucciolo di mangusta


Nittù, la figlia di Pratap il carpentiere, l’ha preso con sé e la notte lo fa dormire nella stanza con lei. E’ un animale molto simpatico e farebbe la gioia di qualsiasi bambino.

 

Nittù e il suo nuovo amico


Abbiamo iniziato preparando il luogo per Mahanirvana Diwas, il 29 Novembre, che come tutti gli anni richiamerà migliaia di devoti di Shri Aghoreshwar e amici. L’organizzazione dell’evento richiederà alcuni giorni ma i ragazzi stanno già da qualche tempo provando le danze, i canti e le scenette che presenteranno per l’occasione. Un valido motivo per divertirsi in compagnia.