Krin Kund Baba Kina Ram Sthal

 

Baba Kina Ramji


La tradizione indiana annovera luoghi perfetti e favorevoli allo spirito chiamati Siddhapith dove le forze creative (Shakti) vengono alimentate, armonizzate ed imbrigliate attraverso la Sadhana e possono sprigionare grande potenza spirituale. Quando i Sadhak (praticanti la Sadhana) vi compiono Tapasya (Penitenza), Japa (Ripetizione dei Mantra), Havan (Offerte al fuoco) ed altri rituali, questi luoghi diventano elargitori di perfezioni (Siddhi).



Entrata Baba Kina Ram Sthal, 1985


I Siddhapith sono luoghi perfetti e supremi e diventano dispensatori di energia e conoscenza quando i Sadhak che vi risiedono vivono nella profondità del loro essere e della loro pratica. Molti Siddhapith sono siti di preghiera, pellegrinaggio e culto riconosciuti dalla popolazione, altri sono totalmente ignoti alla massa, o perché se ne è perso il ricordo o perché attualmente si trovano in zone non più abitate o facilmente accessibili. Si ritiene che alcuni Maestri Aghori abbiano la facoltà di ritrovare e riattivare i Siddhapith dimenticati.

 


Samadhi di Baba Kina Ram


Il Siddhapith Krin Kund Baba Kina Ram Sthal è situato a poche centinaia di metri dal campo crematorio di Harishchandra Ghat. Questa zona era denominata Mandarvana nei Purana e ritenuta il giardino favorito di Shiva e Parvati a Kashi. Qui il Rishi Sumedha vi praticò l’austerità. Si narra che in epoca vedica il proprietario dell’area dove si trovava il Krin Kund fosse il Dom (addetto al campo crematorio e boia) che acquistò il re di Kosala, Harishchandra, come schiavo e probabilmente è il luogo dove il figlio dello stesso re, raccogliendo dei fiori, venne morso da un cobra e morì. Il nome Krin potrebbe riferirsi al nome di un insetto presente dove vi sono numerosi serpenti.

 


Krin Kund, 1987


Circa 50 acri di foresta circondavano il Kund consacrato alla Shakti ai tempi di Baba Kalu Ramji. Un tempio di Shiva, gli alloggi del Baba e dei sadhu erano posti a poca distanza dallo stagno. L’area era isolata, elevata e protetta dalle piene del fiume, ideale per la vita contemplativa. Attorno e nelle vicinanze vi erano solo templi, ashram o campi di sadhu immersi nell’esuberante vegetazione.

 


Gaddi di Shri Aghoreshwar, Krin Kund


I Dom, consapevoli della sacralità del luogo, lo donarono a Baba Kina Ramji per esprimere, in un luogo divino e santo, la visione spirituale ricevuta da Baba Kalu Ramji. Gli Aghori erano gli unici che potevano accettare donazioni da persone di casta inferiore e fecero del Krin Kund il luogo Perfetto, voluto dal Divino, per riportare sulla terra la Conoscenza che era andata persa al tempo dei tempi. Il luogo divenne conosciuto come Krin Kund Baba Kina Ram Sthal.

 


Gaddhi di Baba Kina Ram


Nel sito si trova il Samadhi che contiene i sandali di legno e lo scialle di Baba Kalu Ramji, le tombe di Baba Kina Ramji, dei Maestri che gli sono succeduti (Pithadhishwar) e di altri Aghori, per un totale di sessanta Samadhi. Gli Aghori non vengono cremati ma seppelliti nei Samadhi ed  i devoti venerano queste tombe credendo che questi Maestri, nella loro essenza spirituale, siano presenti ed in grado di ispirare, aiutare e benedire coloro che vi si recano in preghiera.

 


Samadhi di Aghori, Krin Kund


Cimeli quali il seggio ed il letto usati dal Baba Kina Ram, il sitar di Baba Bija Ram ed oggetti appartenuti a successivi Maestri sono custoditi tutt’ora nello Sthal. Il porticato affacciato sul Krin Kund è affiancato dall’Akhand Dhuni, il fuoco che arde ininterrottamente dai tempi di Baba Kina Ramji, alimentato con la legna presa dallo shmashan, impiegata anche per cucinare.

 


Akhand Dhuni, Baba Kina Ram Sthal


Da una stanza accanto alla Dhuni una botola introduce ad una camera sotterranea, usata per la meditazione. Un gigantesco albero di tamarindo nel giardino posteriore ospitava una colonia di volpi volanti (pipistrelli giganti) presenti da quando Baba Bija Ramji, mentre suonava il sitar per Baba Kina Ramji, venne rapito in cielo. Quando ridiscese il suo corpo era coperto da questi pipistrelli a cui Kina Ramji ordinò di posarsi sull’albero e da allora la colonia di questi mammiferi volatili rimase allo Sthal fino a poco dopo il Samadhi di Shri Aghoreshwar.

 


Pipistrelli giganti sul tamarindo, Krin Kund


L’acqua del Krin Kund ha poteri curativi: donne e bambini bagnandovisi in determinati giorni della settimana possono guarire da alcune patologie. Un pozzo scavato da Baba Kina Ramji, vicino all’attuale entrata, invece fornisce acqua idonea a trattare i disturbi digestivi ed addominali. Per gli Aghori il Krin Kund è la residenza della Devi Hinglaj ed è la somma di tutti i luoghi di pellegrinaggio mentre l’intero Sthal è un’estensione del Girnar.

 


Istruzioni per bagni curativi nel Krin Kund


Nei secoli, da Baba Kina Ramji in poi, numerosi Maestri fluirono dallo Sthal dopo esservi stati iniziati e portarono la conoscenza dei Kinarami per il continente. Alcuni generarono linee tuttora attive in altri stati dell’India.

 


Shri Dattatreya, Baba Kina Ram Sthal


Gli Aghori hanno sempre aiutato e protetto le classi più emarginate della società ed i Baba del Krin Kund, da Kina Ram in poi, intervennero numerose volte in favore dei poveri, dei derelitti e degli sfruttati.

 


Letto di Baba Kina Ramji


Nel 1978, dopo il Samadhi di Baba Rajeshwar Ramji, Shri Aghoreshwar operò un sapiente restauro conservativo che permise di trasmettere le caratteristiche architettoniche del luogo. Oggi, purtroppo,  quanto era stato sensibilmente protetto e tramandato verrà completamente sostituito con una  costruzione moderna che non trasmette il phatos che il complesso precedente irradiava.

 


Baba Kina Ram Sthal


I Maestri (Pithadhishwar) della linea di successione dello Sthal sono i seguenti:


  1)  Baba Kalu Ramji

  2)  Baba Kina Ramji

  3)  Baba Bija Ramji

  4)  Baba Dhantar Ramji

  5)  Baba Gaibi Ramji

  6)  Baba Bhawani Ramji

  7)  Baba Jayanarayan Ramji

  8)  Baba Mathura Ramji

  9)  Baba Saryu Ramji

10)  Baba Dal Singar Ramji

11)  Baba Rajeshwar Ramji

12)  Baba Siddharth Gautam Ramji

 

vedi Wikimapia