Il Mantra è vostro amico

 

Col Mantra  il Guru vi dona un amico. Un amico dovrebbe essere come la terra  che ruota intorno al sole in cerca di luce e sostentamento. La luce disperde la tenebra e gli uomini trovano pace. Potete anche conquistare il mondo voi però siete sconfitti dai vostri stessi figli. Questo succede perché non avete trasformato in amici i vostri figli. Più importante che la concentrazione nella meditazione è l’osservazione della vostra stessa condotta, questa è la vera venerazione. Un Mantra è una parola od una serie di parole. Chi lo riceve deve essere un uomo di fermi propositi. Voi vi recate nei templi per mendicare davanti le divinità. Che possono darvi loro dal momento che voi avete perduto voi stessi?  Venerate la Shakti non la materialità. Venerate il potere che vi mette nella condizione di essere una buona persona. Siate equilibrati nella vostra condotta. Lo squilibrio non va bene ne per voi, ne per la vostra famiglia. Voi dovreste diventare uno più uno undici, non uno più uno uguale due.

Un movimento spirituale è organizzazione, ed una organizzazione viene modellata dalla condotta. Valutare bene momenti e  situazioni, quali principi seguire e come rapportarsi con gli altri dovrebbe essere considerato attentamente. Non riempitevi la testa con le sacre scritture perché esse vi svieranno e vi faranno condurre una vita inutile. Svilupperete un complesso di inferiorità.                            

Visitiamo templi e luoghi di pellegrinaggio, nel fare ciò noi spingiamo da parte gli uomini creati da Dio per poter così venerare la divinità concepita dall’uomo. Ciò null’altro è che sviamento. Un’icona di pietra vi fissa semplicemente. E’ inerte. Il giorno in cui vi renderete conto che la deità siete voi e che l’icona è la percezione della vostra mente, voi e l’icona diverrete un’unica cosa. Il giorno in cui vi renderete conto della verità di Dio, la smetterete di adorare delle icone e diventerete capaci di avvicinarvi a voi stessi. Voi sarete nella condizione in cui sarete ispirati per non fare cose negative. Vorrete essere divini. Dentro di voi vedrete Dio e converserete con santi e mahatma. Sarete capaci di stare vicino al divino mentre siete impegnati nelle vostre occupazioni. Allora soldi e gli ingredienti della venerazione non saranno necessari.

Dato che da voi stessi voi vi dissociate, i santi ed i mahatma non vi dicono le cose che a voi dovrebbero dire. Loro non cercano le vostre offerte e non cercano di sfruttarvi. A coloro che costruiscono palazzi e che sono prosperosi solamente in senso materiale, santi e mahatma non dicono quel che si deve fare. Questi palazzi in definitiva vengono saccheggiati e gettati nella pattumiera della storia. Gli occupanti delle capanne non vengono annientati in questo modo. Noi Sadhu siamo coloro che vivono nelle capanne. Il ricordo di noi resiste anche quando siamo morti ed andati. Coloro che ci seguono condurranno volontariamente il nostro tipo di vita. Quando mi trovavo senza alcun mezzo di sostentamento io mendicavo cibo e vivevo in una capanna. Avevo imparato a stare in intimità con me stesso e non ad accostarmi agli altri. Oh si, anche se agli altri non vi accostate, amateli. E l’amore non conosce regole o limiti. Il nostro atteggiamento verso gli uomini creati da Dio dovrebbe essere inappuntabile. Noi dobbiamo, in ogni momento delle nostre vite, sovrastare i sentimenti ignobili. Dobbiamo sviluppare purezza di pensiero ed azione, e rispecchiare la nostra condotta nel sé.

Sui nostri bambini possiamo riversare merci mondane ma non possiamo su di loro riversare la giusta  condotta. Questa è una cosa che loro stessi devono sviluppare. E per questa dovranno lavorare sodo. Essi dovranno penare. Noi  possediamo dei beni sconfinati che sono il bene della devozione, della fiducia, della conoscenza,  quella di servire il Guru, la ricchezza della nostra cultura e della nostra nazione. A causa dei bassi istinti che abbiamo, noi siamo stati incapaci di darci l’aiuto che facesse fruttare questi beni. Raccogliere questi è un nostro diritto di nascita. E’ la nostra eredità. Se non siamo capaci di renderci utili agli altri, cerchiamo almeno di essere utili a noi stessi. Siate vigilanti, osservate se state procedendo nella direzione sbagliata o se frequentate compagnie sbagliate. Se avete evitato ciò avete fatto un favore a voi stessi. La santità è questa. Una volta chiesi al mio Guru di che cosa fosse costituita la santità. Egli disse che essa non era una faccenda di conoscenza libresca. La santità è pratica stessa. I libri sono privi di pratica. Le cose pratiche succedono nella vita.

E’ possibile che a qualcuno di voi non sia piaciuto ciò che io ho detto. Tutto quello che  io ho detto non l’ho preso a prestito dal mio Guru. Egli mi ha dato dei suggerimenti che ho cominciato a capire adesso. Spero che voi abbiate afferrato i suggerimenti che vi ho dato altrimenti io non posso aiutarvi.